(Ringrazio Vincenzo Profeta per la concessione della foto, ringrazio Agata Torrisi e Paola Puli Pappalardo per avere approfittato della loro immagine in rappresentanza del popolo di Vivaci)
Vivaci è l’evento estivo più frequentato e seguito di tutte le Aci.
Il successo di ieri si immaginava e non in queste dimensioni: una marea di gente che mi ricordava solo la festa di Sant’Agata e non altro: alla Villa centinaia di giovani in fila che aspettavano la navetta che portava 54 persone alla volta, vi lascio immaginare tutto ciò che sia potuto succedere.
La ricerca delle colpe del giorno dopo stanno colorando i social, anzi il social acese per eccellenza (scusate la modestia): ritengo giusto che si analizzi il fenomeno anche nelle incongruenze, perchè se vogliamo imparare a camminare dobbiamo imparare dalle cadute, ma ritengo non corretto approfittarne per fare polemica sterile.
L’evento Vivaci è privato, il patrocinio del Comune si limita alla concessione del suolo pubblico per il palco (al Kennedy ad esempio era nello spazio privato del locale) e nel solo caso di Santa Maria la Scala e di piazza Pasini dell’energia elettrica.
La Siae, il palco, il service e gli artisti sono costi che sostiene il consorzio Vivaci.
Il successo viene da lontano, il marchio, il know how e la organizzazione iniziale hanno visto protagonista, oltre ai titolari dei locali interessati, il nostro attuale Sindaco ing. Roberto Barbagallo.
Sicuramente Roberto Barbagallo ne ha tratto popolarità, è innegabile, è una legge della democrazia, farsi conoscere dalla gente per poi chiedere il voto.
Se un giorno io diventassi Sindaco, lo dovrei anche a Fancity: sarebbe però impensabile che Fancity dovesse diventare direttamente responsabile di tutte le inefficenze della Città o io responsabile di ciò che farebbe Fancity senza di me.
Pertanto il Sindaco non è Vivaci ed è scorretto ed in mala fede chiunque faccia allusioni sulla sua persona o su suoi interessi sull’evento.
Si abbia rispetto del lavoro degli imprenditori che danno vita a Vivaci, rischiando del proprio animano e danno vita ad una Città dormiente che tutti, nel nostro piccolo, siamo chiamati nel tentativo di risvegliarla.
Era plausibile che con tutta quella affluenza sarebbero sorti problemi logistici, tanta gente di buon senso ha preferito non andare a Santa Maria la Scala ieri sera, me compreso che all’evento Vivaci ci tengo in modo particolare ritenendolo un patrimonio acese che va difeso ed incoraggiato.
Nessuno è perfetto, neanche l’organizzazione di Vivaci.
Chi si ritiene perfetto scagli la prima pietra.
(santodimauro)
