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Il Carnevale da salvare. Cundari: “E’ partita una richiesta alla Corte dei Conti”.

La nave non si abbandona nel momento del naufragio, ma c’è anche chi coraggiosamente accetta di saltarci su per scongiurare il disastro, anche quando questo sembra quasi inevitabile. Auguri presidente Gaetano Cundari, auguri di cuore a lei e al suo Cda. L’obiettivo di questo Cda è palesemente quello di salvare il Carnevale di Acireale.

La sua chiarezza ci piace e ci piace anche la trasparenza dei suoi atti, i primi ma molto importanti per invertire una marcia che è meglio non commentare. La Fondazione ha finalmente presentato un bilancio chiaro e una previsione pluriennale.  Anche se drammatici questi numeri sono messi nero su bianco e sono pubblicati sui siti istituzionali. Abbiamo sentito l’avvocato Gaetano Cundari per avere un aggiornamento sul lavoro della Fondazione e sulla prossima edizione del Carnevale.

L.C.: «Presidente ci aveva detto che la sua priorità era pagare chi non era stato ancora pagato, a che punto siamo?»

Gaetano Cundari: «Prima di tutto devo pagare le persone e poi pensare a presentare la manifestazione. Perché diciamoci la verità, l’obiettivo è salvare il Carnevale. Sono arrivati dei soldi e con questi stiamo cercando pian piano di saldare i debiti con i carristi. Abbiamo pagato i premi. Sono arrivati dei residui di sponsorizzazioni e aspettiamo a giorni il contributo del Mibac per il 2018. Con il contributo del Comune per il Carnevale estivo 2019 abbiamo pagato le uscite dell’estate 2019» .

L.C. «Come contate di ripianare un debito così pesante?»

Gaetano Cundari: «Dovremo attendere il finanziamento bancario per ripianare una parte dei debiti. Abbiamo chiesto 300 mila euro, una cifra che secondo le previsioni non ci esporrà a rischi, coperta quasi totalmente dai contributi del Mibac, già deliberati. Servirà a pagare in percentuale tutti i creditori, i servizi, i fornitori…  Insomma sull’intero residuo stiamo pagando il 30%. Abbiamo pubblicato un bilancio triennale, che parla chiaro, in tre anni dovremmo ripianare tutto e dovremmo portare la fondazione come un bilancio a zero. Se ci riuscirò mi riterrò già molto soddisfatto. Non stiamo impegnando nulla sugli incassi, non possiamo contare sulle previsioni. Gli incassi, qualunque cifra raggiungeremo, vanno sono per il ripianamento del debito.

Abbiamo previsto uno sfoltimento della previsione di spesa molto pesante, a prescindere dai carri, per loro il contributo resta invariato. Abbiamo fatto un taglio su tutto, anche se non in percentuale completa, perché la manifestazione va fatta, ma ruoterà interamente intorno ai carri. Sugli spettacoli siamo passati a 50 mila euro per tutte le giornate, non ci saranno bande».

L.C. «Cosa può dirci di più sull’organizzazione dell’edizione 2020?

Gaetano Cundari: «Puntiamo tutto sui carri e, debito o meno, siamo convinti che così vada fatto. Sarà anche il primo carnevale solidale. Abbiamo firmato un protocollo d’intesa con Telethon, a partire dal 19 dicembre saremo presenti in tutte le manifestazioni  Telethon. Sponsorizzeranno il nostro carro dei disabili, avranno un punto di raccolta nelle serate del Carnevale e ci sarà un serata Telethon, con uno spettacolo interamente organizzato da loro».

L.C. «Le risulta che il sindaco Alì abbia inviato la documentazione relativa al 2019 alla Corte dei conti?»

Gaetano Cundari: «Sì. E partita una richiesta alla Corte dei conti. Credo sia un atto dovuto di correttezza nei confronti della città. Può essere anche un ulteriore elemento di chiarezza e di trasparenza».

L.C.

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