Perdonaci caro Willy se la violenza ti ha ucciso con quella brutalità che non dovrebbe appartenere all’essere umano.
Perdonaci se nella tua breve vita ti abbiamo fatto conoscere il dolore e ci siamo girati dall’altra parte presi dai nostri problemi.
Perdonaci caro Willy se quella sera, hai dovuto combattere da solo contro la meschinità umana. Non riesco a non pensare alla tua paura, chissà come ti sarai sentito li, inerme e solo cercando disperatamente di difenderti da tutto quell’ odio e quella violenza atroce.
Perdonaci se non ti abbiamo potuto consolare e difendere da coloro che prima di essere assassini nell’azione lo erano già nei pensieri, negli atteggiamenti nel dialogare e nell’agire e che con tanta ferocia ti hanno rubato la vita e all’affetto dei tuoi cari.
Perdonaci caro Willy se abbiamo permesso a dei mostri di picchiarti a mani nude ma con una violenza tale, da farti spappolare la milza e fegato, da farti lesionare pancreas, aorta toracica, polmoni e cuore. Si Willy, quel tuo dolce cuore, te lo hanno distrutto sai? Quel tuo dolce cuore, te lo hanno letteralmente spaccato, a pugni e a calci senza pietà provocando in esso, una lesione di sette centimetri.
Perdonaci caro Willy per l’orrore e l’odio che questa umanità ha saputo creare, perdonaci per la violenza con cui ti hanno ucciso e spento il tuo bellissimo sorriso esseri senza anima, perdonaci per questo mondo carico d’ignoranza di razzismo che ha partorito figli come i tuoi assassini.
Perdonaci Willy per tutto il male che hai subito, per aver permesso e lasciarti morire accompagnato solamente dalle tue lacrime e dalla paura.
Forse, caro Wily, siamo ancora in tempo a tornare ad essere umani e salvarci.
Graziella Tomarchio
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