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Piccola storia di Jaci – Centesimo anniversario della scomparsa di Mons. Arista.

All’alba del 27 settembre 1920 cessa di vivere Mons. Giovanbattista Arista, vescovo di Acireale.

Alcuni mesi prima gli è stato diagnosticato in cancro allo stomaco che in poco tempo lo conduce alla morte. Il venerabile vescovo è cosciente della gravità del male tanto da costringerlo ad abbandonare la sua stanza nel seminario e ritornare nell’episcopio. Il 09 di settembre gli viene somministrato il SS. Viatico e l’estrema unzione alla presenza dei giovani dei circoli “Amore e Luce” e “Don Bosco”. Vuole incontare e benedire per l’ultima volta tutti i seminaristi e i sacedoti e in questi momenti il pensiero è pure rivolto ad un ex sacerdote apostata con l’invio di un messaggio: “il vescovo morente vi benedice”.

Una significativa testimonianza delle ultime ore dell’amato vescovo ci sono state tramandate dalle pagine del libro “Il cuore di un vescovo” di Don Giuseppe Cristaldi :

La sera del 26 – vigilia del suo trapasso – rivoltosi alla sorella le dice: “Sta tranquilla… prima del De profundis voglio che per me si intoni il Te Deum”. giacchè anche l’immolazione della morte è una grazia e deve ridondare a gloria del Signore.

E’ appena scoccata la mezzanotte del 26, quando rivoltosi ai Vescovi e Sacerdoti che l’attorniano dice charamente: “Dite a tutti, sacerdoti e fedeli, che le ultima parole del Vescovo morente furono queste: Tutti compiano la volontà di Dio, unicamente al volontà di Dio…” . Già precedentemente aveva detto al P. Ragonesi: ” Dite a tutti che facciano la volontà del Signore; questo solo è verità, il resto è menzogna” E’ l’ultimo messaggio aquel popolo di cui è ancora Pastore.

All’una e tre quarti del 27 una prima sincope annunzia imminente la fine; il Vescovo esclama ” Dio sia benedetto”.

Alle 2.30 sopravviene una seconda sincope. Stringe con veemenza il Crocifisso. Il suo occhio non vede più. “Coraggio – soggiunge il sacerdote che lo assiste – si avvicina l’ora di vedere Gesù sicut est”. Mons. Arista acconsente, decisamente, con il capo. L’occhio non vede più.

Alle 3.30 esclama: “Gesù misericordia !”. Alle 5.15 dice ” E’ fatto, è fatto !”. Alle 5.20 il Preposito dell’Oratorio P. S. Leonardi, che lo aveva affettuosamente assistito durante la notte, congedandosi per andare a celebrare, chiede al Vescovo morente l’ultima benedizione della Casa Filippina – per quella sua Casa che aveva tanto amato e per cui aveva tanto lavorato; – e la mano tremante, alzatasi a benedire, cade sulla sponda del letto !

Quando il sole inizia a sorgere sulla Città di Acireale, alle ore 6.08 il Vescovo spira all’età di 58 anni. Dopo la solenne esposizione della salma e i solenni funerali le spoglie mortali del II vescovo di Acireale vengono tumulate nella Chiesa dell’Oratorio. Ancora oggi è in corso la causa di beatificazione e il Il 1º giugno 2007 papa Benedetto XVI lo ha proclamato venerabile.

Monumento funebre di Mons. Arista posto nella chiesa dei PP.Filippini in Acireale

Foto: Immaginetta commemorativa, numero del giornale Zelatore Cattolico, foto del corteo funebre.

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