Il Commissario ha ribadito il suo massimo impegno per cercare di ovviare alle criticità dell’IPAB che nel concreto si traducono in quasi 15 mensilità non pagate ai dipendenti e circa un anno di forniture da liquidare. Lo stesso Commissario ha criticato pesantemente i funzionari regionali dell’Ass.to alla Famiglia, che in un primo momento avevano visto di buon occhio il piano di risanamento decennale preparato dall’IPAB e che successivamente hanno posto dei veti, in quanto da un esame più approfondito, a loro dire, il piano di risanamento non può superare i tre anni, anche in considerazione dei pareri avanzati dalla Corte dei Conti . Ma ove passasse tale tesi, a detta del Commissario si dovrebbe, per ridurre i costi, procedere a fare “macelleria sociale” con ”licenziamenti del personale”. “Questa strada, non sarà mai da me percorsa” ha affermato il Commissario, “piuttosto consegno le mie dimissioni” e ha ancora aggiunto: “Ho avuto modo di vedere come si lavora in questo Ente e posso affermare che la maggior parte dei dipendenti sono delle splendide persone”.
Il Commissario ha fatto presente che ha avuto diversi incontri con i suddetti funzionari, accompagnato dagli Onorevoli A. Foti e M. Forzese che ben conoscono la realtà delle IPAB siciliane, ma che ha avuto la sensazione di trovarsi innanzi “un muro di gomma” che si concretizza nella continua richiesta di chiarimenti e documenti i quali saranno subito forniti ai richiedenti sperando che possano in tal maniera procedere all’approvazione del piano di risanamento ed ha aggiunto che è stato depositato un disegno di legge di riordino delle IPAB a firma congiunta di varie forze politiche. Alla richiesta del personale in merito alle rette dei minori accolti dall’Ente in due comunità sin dal 31/08/2014, per i quali ad oggi non è stato pagato un solo centesimo, il Commissario ha fatto presente che, ove dovesse persistere inadempienza da parte dei Comuni che hanno ricoverato i minori, darà incarico ad un legale per avanzare decreti ingiuntivi nei confronti degli stessi per il recupero del credito. E’ stato anche proposto di invitare l’Assessore alla Famiglia a visitare la struttura, affinché si possa rendere conto che l’IPAB Oasi Cristo Re è un Ente che pur con tante criticità, continua ad offrire servizi ai propri ospiti con grandissimi sacrifici dei dipendenti. Sacrifici che ormai sono divenuti talmente gravosi da portare qualche dipendente ad alzare il livello della discussione, ove viene denunciata da una parte la responsabilità delle amministrazioni che nel corso degli ultimi 8 anni si sono susseguite e dall’altra “l’assenza improvvisa” di alcuni colleghi, che comporta un carico di lavoro maggiore per le rimanenti maestranze. Di fatto quello che doveva essere un gruppo compatto avente come unico obiettivo la tutela del proprio posto di lavoro, pare sia sfaldato dando vita ad una sorta di guerra fra i poveri. L’incontro si è concluso con l’impegno da parte del Commissario ad aggiornare il personale, nel corso della prossima settimana, sugli sviluppi della vertenza.
Salvo Raciti dipendente IPAB OASI CRISTO RE
