giovedì, Marzo 28, 2024
Google search engine
HomeDai lettoriIvan Castrogiovanni, 1983 : Come fare le fognature ad Acireale

Ivan Castrogiovanni, 1983 : Come fare le fognature ad Acireale

fognaturaCome fare le fognature a Acireale

Le fognature costituiscono un problema da affrontare col massimo della lungimiranza e col meglio della tecnologia se si vuole garantire a una città sicurezza igienica e le si vogliano evitare periodiche sventrature della sede stradale per riparare gli effetti di veri e propri scoppi dovuti all’eccessiva compressione esercitata dalle acque o di occlusioni della sede fognaria per accumulo di detriti e per la crescita di una flora rigogliosissima se le pareti del condotto sono di materiale cementizio.
Quando si vuole costruire una rete fognaria, inoltre, è bene tenere presente che, contemporaneamente,
si può dare adeguata sistemazione ad altre condutture (idriche, elettriche, del gas) alcune delle quali possono anche correre entro il canale fognario, se esso è di sezione sufficiente a ospitare delle banchine praticabili. Ciò consente una facile verifica dello stato delle condutture da parte del personale addetto, e facili lavori di derivazione e di potenziamento.
La città di Acireale, per la sua geostruttura (lave e piroclastiti), per la sua pendenza ( esempio: dall’incrocio tra il corso Savoia e il corso Italia alla piazza del Carmine essa è mediamente del 3,47 per cento, dunque elevata), per il carattere delle precipitazioni, che sono in autunno imponenti, per i suoi mai abbastanza rimarcati fenomeni sismici, ha bisogno di fognature per lo meno a sezione policentrica, comunque internamente rivestite in gres per evitare lo sgretolamento del cemento provocato dalla forte velocità delle acque, la crescita della suddetta flora e fenomeni di conduzione elettrica. La sezione ovoidale, che determina superiore velocità delle acque e assoluta impraticabilità interna, è utilizzata in genere per condotti minori di acque nere o miste. Infatti essa è prescritta per i fognoli da allacciare alla fognatura comunale all’art. 30 (smaltimento dei rifiuti liquidi) del cap.VI (disposizioni generali per l’edilizia) del regolamento edilizio del nostro Comune approvato dal Consiglio comunale nel 1981.
Ivan Castrogiovanni

(Pubblicato il 13 aprile 1983)

(sdm)

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments