Piombino (Livorno) “Questo non è un Paese normale”. Dopo aver appreso la decisione del Consiglio dei ministri di smantellare la Costa Concordia a Genova invece che a Piombino, Mirko Lami delle Rsu Fiom Lucchini sintetizza così tutta la sua delusione. Nella cittadina toscana si sperava ancora di ottenere lo smaltimento del relitto, con tutto ciò che avrebbe significato in termini di occupazione.
“Un relitto in quelle condizioni va nel porto più vicino”
“Una scelta in cui non prevale la logica”, ha aggiunto Lami. Il motivo a suo avviso è semplice: “Se ci fosse stata logica, un relitto in quelle condizioni non si rischia di portarlo in un porto lontano, ma nel porto più vicino”.
Il sindaco: “La nostra proposta era meno pericolosa”
Amare anche le prime parole del sindaco di Piombino, Massimo Giuliani. “Speravamo fino all’ultimo si potesse esaminare la nostra proposta, che sicuramente era meno pericolosa”, ha dichiarato a caldo. “Una proposta quella di Piombino – ha proseguito Giuliani – che alla lunga anche da un punto di vista tecnico, nell’ottica della creazione di un polo per lo smaltimento navi, era sicuramente più idonea rispetto a Genova”.
“Avanti con i lavori per attrezzare la banchina”
Dopo la doccia fredda arrivata dalle parole del premier Matteo Renzi, si cerca di guardare al futuro. “Noi chiaramente andiamo avanti con i lavori per attrezzare la banchina perché alla fine di tutto questo vogliamo acquisire un ruolo di primo piano nello smaltimento e nel refitting navale, così come è scritto nell’accordo di programma”, ha concluso il sindaco. “Il nostro territorio attraversato da una grave crisi è in attesa di segnali concreti su cui incentrare un nuovo sviluppo”. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Concordia-la-rabbia-di-Piombino-Questo-non-e-un-Paese-normale-3db0bea7-50c8-4803-9295-10d77071de5e.html#sthash.mDxoMQ41.dpuf
