Come ogni anno l’Associazione culturale AciGaia, presente sul nostro territorio con diverse iniziative rivolte al sociale e alla cultura ( ricordiamo tra le altre il concorso letterario nazionale “Racconti di donna, , recentemente svoltosi ), organizza un pomeriggio dedicato ai bambini sharawi, ospitati da diversi anni nel periodo estivo, dalla città di Acireale, grazie al progetto dell’associazione culturale “Mi casa es tu casa”.
Qualche ora di svago tra giochi e laboratorio di cucina ( quest’anno i piccoli si sono cimentati nella preparazione del salame turco ) in cui i volontari, insieme ai loro figli, dedicano un pò del loro tempo ai bambini, occupati così in un reciproco scambio non solo multiculturale ma di incondizionati sorrisi, dolcezza, affetto e spensieratezza.
Concluso il pomeriggio con una cena condivisa e tirando le somme, il regalo più grande sono sempre loro a farlo a noi, con la loro semplicità, infatti, arricchiscono i nostri cuori e nutrono le nostre anime, costringendoci a staccare dalla vita frenetica del nostro consumistico quotidiano che ci travolge.
Invece ogni volta arriviamo lì e con il semplice e sempreverde gioco del “saltare sui numeri” abbattiamo facilmente barriere linguistiche e culturali e si, torniamo anche un po’ bambini, che non guasta mai…magari riuscissimo anche tornare a guardare con gli stessi occhi, vivaci e curiosi e puri da qualunque pregiudizio.
“Un pomeriggio che ogni anno ci riporta per poche ore ad una dimensione ormai lontana dalla nostra” – scrive il presidente di “AciGaia”, Paolo Monaco – “i bambini felici che corrono dietro ad un pallone mi ricordano la mia infanzia e quella di tanti più avanti di me con gli anni. Oggi purtroppo i nostri bimbi vivono una quotidianità troppo tecnologica, alienante e che quasi azzera i rapporti sociali “face to face”. Grazie ancora a tutti i partecipanti della nostra associazione per per l’organizzazione dell’iniziativa e per il tempo speso in compagnia di questi fantastici bambini. Arrivederci al prossimo anno!”
Grazie Chrif, Minatu, Aya, Raia, Chej- Lekbir, Mohamed, Ahmed e grazie all’associazione “Mi casa es tu casa” e a Sara Scudero e tutti i collaboratori che ogni anno riescono a portare qui i bambini.
Li aspettiamo sempre a braccia aperte.
( Laura Magliocco )