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Piccola storia di Jaci – Gli ordigni bellici abbandonati nel territorio comunale, anno 1943

Col ritiro delle forze italo – tedesche dal territorio comunale e l’insediamento dell’amministrazione alleata, nell’agosto del 1943 quest’ultima mette in evidenza la pericolosità dell’abbandono di ordigni bellici lasciati dagli avversari durante la ritirata.

L’abbandono di questi ordigni ha provocato tantissimi incedenti tra cui il più grave, che qui ricordiamo, fu lo scoppio di un proiettile che causò la morte di 11 bambini in piazza Agostino Pennisi il 21 gennaio 1944.

Con una circolare dell’ ottobre del 1943 il Town Major Rolph comunica ai “podestà” e commissari prefettizi del distretto di Acireale di voler “Segnalare immediatamente la esistenza e l’esatto sito di qualsiasi – a) campo di mine; b) bomba inesplosa; c) accantonamento di munizioni o esplosivi”.

Il Commissario Prefettizio del Comune di Acireale, dott. Agostino Pennisi risponde comunicando “che in una stanza a pianterreno dell’ex Caserma Carmine sono depositati munizioni e materiale esplosivo vario lasciato ivi dai militari italiani.” Pennisi comunica pure che nei locali dell’ex caserma sono alloggiate famiglie di senza tetto.

Sempre il dott. Pennisi comunica all’incaricato britannico il 20 ottobre 1943 una lunga lista di segnalazioni che denunciavano la presenza di mine , proiettili navali inesplosi e munizioni di vario genere in tanti punti della città e delle frazioni in modo particolare a Piano D’Api

Firma del Barone Agostino Pennisi di Floristella

ad esempio:

“Proiettile navale inesploso presso la proprietà di P. C. Viale Regina Margherita “

” Numero due casse munizioni per mitragliera presso l’agrumeto di V. N via Nazionale contrada Baracche”

“Imprecisato numero di mine presso la proprietà della Baronessa Musmeci in contrada SS. Salvatore”

Questi sono solo alcuni esempi, dall’elenco emerge pure l’abbondanza di proiettili navali inesplosi nella zona del Suffragio bersagliata dai cannoneggiamenti di fine luglio 1943 per stanare gli Arditi dislocati a San Giovanni Nepomuceno.

Foto dei Carri britannici in Piazza Duomo: Imperial War Museum foto del Sgt. Mott

Fonte documentale e foto A.C.S.

(P.S.)

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