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Piccola storia di Jaci – La strada per Santa Tecla.

La via Balestrate anticamente collegava la contrada della Madonna dei Raccomandati, pertinenza del bosco di Aci, con la spiaggia di Santa Tecla.

Una descrizione dell’antica strada ci perviene dal volume “Aci nel XVI secolo” del Can. Raciti Romeo e precisamente al capitolo che riguardante l’assalto dei Turchi a Santa Tecla nel 1582.

Il 10 luglio 1582 sette galere approdano di nascosto nella cala di Santa Tecla e vi sbarcano 300 turchi boni armati con tamburini et banderi a modo di guerra che si avviarono verso Aquilia per espugnare il lato che reputavano facile. Trasmessa pero’ con somma celerita’, dalle guardie vicine, la notizia al Capitan-giustiziere Marcantonio Gattola, subito chiamo’ a suono di campane i fanti e la cavalleria, e raccolti un pugno di arditi cittadini (quindici o vinti compagni) di avanguardia, senza mettere tempo in mezzo, si mosse ad affrontare i nemici.

Il rapido apparire di questa squadra che intrepida e baldanzosa si avanzava per i tortuosi andirivieni della via alpestre, fiancheggiata da dirupi e boscaglie, fece sospettare ai Turchi un agguato di numerose milizie che li avrebbero sorpresi nel salire quelle balze; laonde voltate le spalle si diedero a precipitosa fuga e i nostri diedero a dar loro la caccia sino alla marina.

Non avvenne alcun fatto d’armi, solo fu condotto schiavo dai nemici uno dei coraggiosi compagni del Gattola a nome Antonio Traxia, pubblico banditore della corte giuratoria, il quale fattosi troppo innanzi per aggredire i Turchi, sopraffatto dal numero, venne travolto tra di loro e trasportato sulle galere nemiche. Un danno considerevole fu arrecato ad un certo Michele di Savia di la terra di Jaci, gabelloto di alcuni possedimenti della regia corte, al quale i fuggiaschi nemici, dopo avergli bruciato le biche di orzo e di lino poste in quelle terre, danneggiarono un orto di cocomeri e in oltre rubavano due vacche, tre giovenchi e una salma circa di fave.

Ritornato Gattola vittorioso con la sua squadra, fu accolto tra gli applausi della cittadinanza; e il 21 agosto ottenne dal municipio un pubblico attestato di lode……..il povero Traxia vera liberato dopo il pagamento del riscatto di onze 24 a carico dell’Universita’.

Foto dell’antica via dell’ ing. Francesco Licciardello

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