Durante il XVI secolo le coste siciliane erano sotto costante minaccia della marineria ottomana. I litorali erano sotto costante vigilanza delle milizie e gli avvistamenti di navi barbaresche e gli avvistamenti erano comunicati con segnali di fumo il giorno e segnali luminosi la notte. Il 23 agosto del 1554 il Vicario del Regno, Don Fernando de Vega scriveva ai Giurati di Aci e al capitano Luigi Perez, raccomandando la massima osservanza in materia di segnalazioni per evitare che la flotta dell’Ammiraglio Doria, impegnata nella caccia del pirata Dragut, fosse tratta in inganno.
De Vega nell’ordinanza comandava che tra le milizie cittadine fossero presenti marinai esperti capaci di riconoscere il naviglio turco e i segnali diurni e notturni fossero dati dopo il riconoscimento delle navi nemiche. I segnali non dovevano superare il numero di 21 e con intervalli di 15 minuti tra un segnale e l’altro.
Fonte storica: Can. Raciti Romeo in Aci nel secolo XVI
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in copertina ex voto di una imbarcazione assaltata dai pirati.