La storia di questa canzone non può prescindere dalla conoscenza del significato di “riff”, un’espressione della terminologia musicale poco nota ai non addetti ai lavori.
Il riff è una frase musicale, ovvero una sequenza di note con una propria individualità espressiva (come in un discorso lo è la frase) che si ripete più volte nello sviluppo di una composizione. Generalmente il riff viene utilizzato come accompagnamento.
Tra i più celebri riff in ambito rock ricordiamo quelli presenti in “Whola Lotta Love” di Jimmy Page, “(I Can’t Get No) Satisfaction” di Keith Richards, “Smoke on the Water” dei Deep Purple e, dulcis in fundo, “Sweet Home Alabama” nella sua parte introduttiva affidata alle chitarre elettriche. La canzone del 1974 è tratta dall’album “Second Helping” dei Lynyrd Skynyrd. La rock band formatasi in Florida nel 1964, si mise in luce negli anni settanta grazie soprattutto al leader, cantante e autore di quasi tutti i testi, Ronnie Van Zant. Il 20 ottobre 1977, appena tre giorni dopo la pubblicazione del loro quinto album, i Lynyrd Skynyrd presero un aereo per volare da Greenville, Carolina del Sud, dove si erano esibiti, fino a Baton Rouge, in Louisiana. Quasi alla fine del viaggio, l’aereo si trovò con poco carburante e nonostante il tentativo di un atterraggio d’emergenza, l’aereo si schiantò nella foresta vicino a Gillsburg, Mississippi.
Ronnie Van Zant perse la vita e con lui morirono il chitarrista e cantante Steve Gaines, la corista Cassie Gaines, sorella di Steve, l’assistente all’organizzazione del tour Dean Kilpatrick, il pilota e il copilota. Gli altri membri della band e persone al seguito restarono feriti, alcuni anche in modo molto serio. La tragedia determinò lo scioglimento della band che successivamente apparì in pubblico solo sporadicamente e sempre con formazioni diverse.
Per capire quale fu lo spunto che diede vita a “Sweet Home Alabama” bisogna andare indietro di due anni, nel 1972, anno in cui il cantautore canadese Neil Young pubblica “Harvest”, un album capolavoro e pietra miliare del country-rock, ma che, a dire dei Lynyrd Skynyrd, comprende due canzoni “incriminate”: “Alabama” e “Southern Man”, nelle quali Neil Young critica l’Alabama e tutto il sud dell’America per l’atteggiamento razzista da parte dei suoi abitanti. In risposta alle affermazioni di Youung, nasce “Sweet Home Alabama”: “Beh, ho sentito il signor Young cantare di lei (Well I heard Mister Young sing about her) Beh, ho sentito che il vecchio Neil l’ha messa a terra (Well I heard ol’ Neil put her down) Beh, spero che Neil Young se ne ricorderà (Well I hope Neil Young will remember) Un uomo del sud non ha bisogno di lui in ogni caso (A southern man don’t need him around anyhow) Dolce casa Alabama (Sweet home Alabama)”
E i Lynyrd colsero nel segno, tant’è che Neil Young che si è poi definito un fan della band, cantò la canzone durante alcuni dei suoi concerti, e nel 2013 dichiarerà: «La mia canzone ‘Alabama’ si è largamente meritata la stoccata che mi diedero i Lynyrd Skynyrd con quel loro grande disco. Quando la sento oggi, non mi piace il testo. È accusatorio e sussiegoso, non pienamente ponderato e troppo facile da fraintendere»
Infine va segnalato che “Sweet Home Alabama” fa la sua apparizione in diverse colonne sonore, prime fra tutte nel film “Forrest Gump”.
Luigi Pennisi