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STORIE DI CANZONI Patty Smith – “Because the Night”

Jimmy Iovine è un talentuoso ragazzo newyorkese proveniente da una famiglia originaria di Ischia. La sua folgorante carriera inizia a metà degli anni ‘70 quando, poco più che ventenne, diventa tecnico del suono di John Lennon e Bruce Springsteen. Da lì a poco Iovine diventerà un apprezzato produttore discografico dando vita ad album di diversi artisti quali U2, Tom Petty, Simple Minds, Dire Straits, Lady Gaga e Patty Smith.
Nel 1978 Iovine si assume la produzione in contemporanea degli album di due grandi artisti, Patti Smith e Bruce Springsteen che registrano le loro canzoni presso gli stessi studi ma in sale diverse. Springsteen deve dare seguito al grande successo ottenuto con il suo terzo album “Born to Run”, grazie al quale la stampa specializzata lo etichetta come “il futuro del rock”. Patti Smith, nonostante un ambiente allora non facile per una donna, è ormai conosciuta nel mondo del rock grazie ai primi suoi due album “Horses” e “Radio Ethiopia”.
Springsteen sta lavorando a quello che sarebbe diventato il celebre “Darkness on the Edge of Town”, mentre Patti Smith nello studio accanto, sviluppa il lavoro che la porterà a realizzare “Easter”.
In fase di registrazione il Boss (così viene chiamato Springsteen) si rende conto che non avrebbe avuto la possibilità di inserire nell’album un brano cui era molto affezionato, una traccia non ancora completa e registrata come demo su una cassetta. Springsteen accompagnava il suono della chitarra con dei vocalizzi fino ad arrivare a l’unica cosa certa della canzone, il ritornello: “Because the night belongs to lover”. Jimmy Iovine ascolta il provino restandone incantato e di comune accordo decidono di proporre la canzone a Patty Smith che lavorava nella stanza accanto. La cantante inizialmente non ne volle sapere di inserire il brano nel suo album, ritenendola “solo una merda commerciale” e temendo di piegarsi troppo al volere dell’industria discografica; lei voleva fare solo rock evitando le canzoni che piacessero al grande pubblico. A convincere Patty a registrare il brano ed inserirlo nel suo album “Easter” fu colui che tre anni dopo sarebbe diventato suo marito: Fred Smith.
Il testo fu rivisto in un’ottica più femminile. Una sera di quel 1978, Patti Smith aveva un appuntamento telefonico intorno alle 18 con Fred. Lui non chiamava e allora lei in preda ad una ansiosa attesa, scrisse che la notte apparteneva agli amanti. Finì a tarda notte proprio quando Fred la chiamò. Il brano divenne un successo e Patty Smith iniziò ad amare tanto quella canzone dedicandola al marito che aveva insistito tanto affinchè lei la facesse sua.
Anche Springsteen è sempre rimasto legato a “Because the Night” inserendolo spesso nelle scalette dei suoi concerti e poi nell’album del 2010 “The Promise”.
Nel 2005, in occasione della Rock And Roll Hall Of Fame, i due artisti si sono esibiti insieme. Ovviamente, non potevano che suonare “Because the Night”.
La versione di Patty Smith è profondamente femminile. L’introduzione è lenta e sensuale fino a quando, accompagnata da un boato della batteria, lei entra con l’arrabbiatura di una donna forte e che ha già deciso, per quanto incazzata nera e ansiosa, che sul ritardo della telefonata di Fred passerà sopra, perché è quello che vuole. Qualche volta l’attesa è insopportabile, ti consuma, ma se ti chiami Patty Smith ne esce un pezzo memorabile.
La traccia realizzata e incisa da Springsteen è tutta un’altra storia: la batteria è più soft, la chitarra ha più spazio e la voce del Boss è più sicura e ferma.

Immagine: Patty Smith e Bruce Springsteen

Luigi Pennisi

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