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STORIE DI CANZONI- Sting – “They Dance Alone”

L’11 settembre del 1973 in Cile, ci fu la presa di potere da parte del generale Augusto Pinochet che rovesciò il presidente Salvador Allende, liberamente eletto. Durante la dittatura di Pinochet, il fenomeno dei desaparecidos coinvolse oltre 40.000 vittime, di cui 2000 morti accertati e 38.000 scomparsi. Dal giorno del colpo di stato, il regime pinochetista cominciò una durissima repressione, e un anno dopo l’avvenuto golpe, Pinochet e la giunta militare assunsero anche il potere legislativo; il dittatore fino ad allora “Capo Supremo della Nazione”, si autoproclamò Presidente del Cile. La violenza e il bagno di sangue conseguenza del golpe continuarono durante tutta l’amministrazione di Pinochet, fino al 1990.

“They dance alone” (Ballano da sole) una canzone del 1987 scritta e interpretata da Sting, denuncia i governi sudamericani come quello guidato in Cile da Pinochet.
Il regime dittatoriale di Pinochet si rese protagonista di una sanguinosa campagna di arresti, torture, rapimenti e dell’eliminazione di un imprecisato numero di oppositori politici o semplici cittadini, molti dei quali sono ancora desaparecidos. Sting focalizza la sua attenzione sul comportamento dei familiari dei desaparecidos, che si riunivano silenziosamente e danzavano tenendo tra le mani le foto dei loro cari misteriosamente scomparsi.
Attraverso la danza cercavano un filo immaginario che li avvicinasse alle persone sparite e attraverso questo atteggiamento esprimevano la loro protesta. La musica di Sting, quasi accennata e delicata, accompagna questa forma di protesta silenziosa.

Nella prima strofa il cantautore si chiede quale sia la ragione per cui quelle donne ballano con espressione triste e da sole e pensa ai soldati che sono capaci di odiare solo per ubbidire agli ordini e che, con i loro sguardi freddi e impietosi, non riescono a vedere le sofferenze che procurano.
Il cantautore con la ripetizione della frase “ballano e danzano” all’inizio di ogni ritornello, mette in risalto quella cadenza dolce- amara che accompagna le donne sole, con il viso rigato dalle lacrime e private degli affetti più cari, donne che per protesta possono solo danzare, perchè altrimenti verrebbero uccise o torturate diventando anch’esse desaparecidos: ma il loro silenzio vale più di mille parole. Poi Sting, dopo l’amara denuncia, esprime la speranza di vedere un giorno queste donne libere di danzare sulle tombe dei loro aguzzini, non più silenziosamente, ma cantando e ridendo di gioia. A questo punto la canzone scorre con una strofa recitata in lingua spagnola, la lingua nazionale cilena, che rafforza l’intensità della drammatica denuncia fino a rivolgersi a”mister Pinochet” predicendogli che un giorno il male che ha seminato gli si ritorcerà contro, quando l’America finirà di sostenere questo massacro sospendendo ogni finanziamento per l’acquisto di armi. Infine lo invita a pensare a sua madre, mentre danza con le altre donne, stringendo tra le mani la foto di un uomo invisibile. Questa immagine “vuota” rappresenta le madri, le figlie e le spose che non potevano far nulla per far valere i propri diritti e quindi, sono invisibili a coloro che ignorano quale sia il dolore di vedersi portare via i propri cari, avere il cuore spezzato e danzare alla luce di un fuoco che distruggerebbe tutto, se lasciato acceso.

Immagine: Sting

Luigi Pennisi

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