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Terme di Acireale: “A pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina”.

ACIREALE – Si torna a parlare delle Terme di Acireale, in un comunicato del Comune di Acireale si legge di un “grande evento”, addirittura da “restare nella storia”. L’evento che dovrebbe passare alla storia non è riferito alla riapertura dell’impianto termale ridotto in miseria e abbandono, il grande evento storico non è relativo al fatto che sia stato trovato un imprenditore capace di ridare vita alle teme acesi. L’evento “storico”, secondo quanto comunicato dall’Ente, è riferito alla presentazione di due libri: “Cosa è la mistica”, scritto da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, e da Max Huoy de Longchamp, e “Dio è bello da morire. La mistica cristiana spiegata a tutti”, di Roberto Fusco, sacerdote della Fraternità di Betania.

C’è di più, per l’occasione veniamo a conoscenza che è stato riaperto il salone delle Terme e risistemato il parco grazie ai lavori effettuati dalla SOGIP. Come tanti sanno la SOGIP è una spa, una società privata con socio unico il Comune di Acireale. Una società partecipata, quindi, che si occupa della distribuzione dell’acqua e del gas. I Lavori sono quindi a cura della partecipata finalizzate a rimettere in sesto una piccola porzione della stazione termale (il salone) mentre tutto il resto crolla sotto il peso del degrado e di una politica da decenni incapace di dare risposte e ridare vita alle terme di Acireale. In ogni caso ci chiediamo cosa è cambiato da quel lontano 2 ottobre 2016?

Il 2 ottobre 2016 un gruppo di associazioni si resero parte attiva per il recupero del parco delle Terme. Un’operazione meritoria che riportò tanti cittadini acesi non certo a beneficiare delle terme ma sicuramente a poter ritornare a spendere qualche ora in serenità nel parco delle terme. Non passò molto tempo che il parco venne nuovamente chiuso e con catene e catenacci ne fu interdetto l’accesso. Si disse allora che non si poteva consentire l’accesso al parco per “motivi di sicurezza” e leggemmo di altre amenità intorno al tema della (ri)chiusura. Sembrò l’ennesimo scippo non delle terme ormai in malora ma anche del parco che dopo essere stato ripulito e riconsegnato ai cittadini non fu più possibile fruirne.

Rientriamo nell’attualità. Il parco viene ripulito dalla SOGIP, il salone rimesso in piedi e reso presentabile e, per l’occasione, il vescovo di Acireale Raspanti e il sacerdote Fusco presentano le loro fatiche letterarie. Niente da dire se non il fatto che le terme, l’albergo delle terme e il centro polifunzionale sono in disuso da troppo tempo e che le iniziative della politica regionale, nel tempo e con regolare ritmicità, sono sembrati interventi spot che non hanno portato ad alcun risultato concreto.

“A pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina” sosteneva il divino Giulio ed ecco che non riesco a non pensare che una coincidenza non fa un caso, due quasi ma tre sono una certezza. Ed ecco che i miei pensieri volano nell’avvicinarsi delle elezioni regionali ed incomincio a percepire, ma certo mi sbaglierò, che l’argomento terme tornerà, ancora una vota, a rimbalzare tra gli speech dei politici e tra i sogni infranti degli acesi.

(mAd)

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