Ad ogni protesta per lo stato in cui versa la Villa Belvedere ed il fatto che fosse chiusa ci è sempre stata data la stessa risposta: E’ tutto bloccato, c’è un contenzioso con la ditta e non si può toccare una foglia fino all’intervento del perito.
A parte che gli interventi che riguardano la sicurezza e quindi che permettano la riapertura della villa, credo che siano sempre consentiti, ora scopriamo che solo il 19/10/2017, una settimana fa, con determina sindacale n. 210 è stato dato l’incarico al professionista che difende il comune di richiedere “l’accertamento tecnico preventivo in corso di causa”.
Cioè di poter svolgere l’accertamento preventivamente alle fasi del giudizio e poter quindi modificare lo stato dei luoghi.
Da questo atto si viene anche a conoscenza che la prima udienza è fissata per il 18 gennaio 2018 e l’intervento del perito non è previsto prima di 12/18 mesi da quella data.
Senza questo intervento avremmo visto l’amministrazione Barbagallo terminare il suo mandato e lasciare la villa peggio di come l’ha trovata. E non è detto che ciò non accada.
Su un contenzioso, iniziato nel 2016, perchè non è stato richiesto subito l’intervento anticipato del perito?
(stefano alì)