Il sergente della guardia del Negus non gode dei favori dei pronostici, e corre pure senza utilizzare le scarpe. A due chilometri dalla fine della corsa guadagna, però, la testa della gara e taglia per primo il traguardo, posto sotto l’arco di Costantino.
Sconosciuto, dal fisico mingherlino, stabilisce anche il nuovo record olimpico e mondiale con il tempo di 2h15’16″2. Quattro anni dopo, a Tokyo, si conferma campione olimpionico. È un esempio di una prestazione sportiva di altissimo livello, lontana anni luce da quelle del terzo millennio (studiate e preparate nei minimi particolari, dall’abbigliamento alle… scarpe). E dopo tanti anni il primato mondiale, sulla distanza dei 42,195 km, è sceso solo a 2h02’57”.