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2 giugno 1967, esce in America “Sgt Peppers”.

beatles

Era il 2 giugno del 1967 quando in America usciva l’album “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles, una pietra miliare del pop che nel 2003 occupò il primo posto della lista dei migliori 500 album di tutti i tempi della rivista Rolling Stone. L’ottavo disco dei quattro ragazzi di Liverpool è un concept album che cambiò lo scenario musicale di quegli anni, diventato nel tempo leggendario.

Un disco rivoluzionario non solo per i contenuti musicali, ma anche per la copertina nella quale compaiono oltre settanta personaggi che rappresentano una platea immaginaria davanti alla quale esibirsi. Bob Dylan, Marlin Moore, Oscar Wilde sono solo alcuni dei protagonisti immortalati in quello scatto diventato simbolo della musica, la prima copertina a libro della storia. Per registrare le canzoni suonate dalla banda del Club dei cuori solitari del Sergente Peppers, un fantomatico gruppo nato da un’idea di Paul McCartney durante un viaggio negli USA, ci vollero 129 giorni, per un totale di quasi 700 ore di registrazione, che portarono alla nascita di un album rivoluzionario nelle sonorità e nei testi, questi ultimi per la prima volta comparsi scritti in un album.

Un altro aspetto che non si può dimenticare sono le tante leggende che gravitano su questo lavoro, come il suo essere la prova della teoria Paul is dead, secondo cui l’immagine di Paul McCartney di spalle confermerebbe la sua morte per alcuni avvenuta in un incidente stradale nel 1966, anno nel quale all’interno del gruppo un sosia avrebbe preso il suo posto. Ancora da ricordare le voci sui significati nascosti dietro le canzoni: “Lucy in the sky with diamonds” vista come un inno a LSD e “Fixing a hole” che parlerebbe di eroina. Il dubbio ancora rimane su queste leggende, l’unica certezza è che “Sgt. Pepper’s” rimane ancor oggi una pietra miliare del pop. (urbanpost.it)

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