Il Mahatma Gandhi compie un atto di estrema disobbedienza civile: la cosiddetta “marcia del sale”. Dopo 240 miglia raggiunge Danni, in mezzo ad una folla che lo acclama, per raccogliere qualche grammo di sale infrangendo un divieto imposto dal monopolio degli inglesi. La risposta inglese non si fa attendere: vengono arrestati centinaia di dimostranti, tra cui Gandhi e la moglie. Nel 1931 si giunge finalmente a un accordo, con la firma del Patto Irwin-Gandhi, con cui il Governo britannico modifica le leggi sul monopolio del sale e libera i detenuti politici.
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