Scrive l’on. Catanoso: “Esprimo la solidarietà personale alle famiglie del sindaco Barbagallo e del deputato D’Agostino per i gravi episodi riportati dalle cronache odierne”.
Il primo capoverso è perfettamente dentro la grammatica politica. Di fronte ad atti intimidatori come primo passaggio si esprime la solidarietà e si rimane naturalmente “ecumenici”. Poi mostra autorevolezza e rispetto per le forze dell’ordine: “Ho già parlato con il sig. Questore di Catania e con il colonnello comandante dei carabinieri oltre che con i vertici locali delle forze dell’ordine per assicurarmi personalmente, e nel ruolo di parlamentare della Città, dell’impegno e della fermezza con cui, così come hanno sempre fatto, seguono e seguiranno le indagini su questi incresciosi avvenimenti, ricevendo da loro rassicurazioni sul massimo impegno”.
Il successivo passaggio, personalmente, lo considero assai discutibile e, in qualche modo restauratore e, per certi aspetti, fuorviante. Eccolo: “La nobile tradizione della Città di Acireale non merita di essere riportata in cronache del genere”. Possibilmente l’onorevole non legge la cronaca acese. Centinaia di casi di violenza domestica, furti, evasione dai domiciliari, droga, una diffusa violenza urbana, periferie abbandonate a loro stesse e, non per ultimo, la mafia. Una cosca affiliata al clan Santapaola è presente ad Acireale, come riscontrato, durante l’incontro che ha tenuto l’ASARA al cine Margherita alcuni mesi fa. Di quale nobile tradizione parla l’onorevole?
Andiamo adesso al capoverso più interessante perché opera un passaggio politico non indifferente. Scrive l’onorevole Catanoso: “L’attenzione alla legalità è stata assicurata per un decennio, anche in costante collaborazione con le forze dell’ordine, dall’amministrazione guidata da Nino Garozzo e spero trovi un proseguio nella presente”. Non mettiamo in dubbio le affermazioni dell’on. Catanoso ma le sue parole cercano risposte. Ovvero come è stata assicurata la legalità nel decennio a cui si riferisce l’onorevole? Con un’attenzione particolare al rispetto delle regole? Con una condivisione strategica con le forze dell’ordine? Con quale altro strumento? Non lo dice l’onorevole Catanoso anzi chiude con un’allusione davvero interessante: “spero trovi un proseguio nella presente”, cioè l’on. si augura che l’amministrazione Barbagallo (è un augurio quindi non certo una sicurezza) che l’amministrazione Barbagallo (appena colpita da tre atti intimidatori e mafiosi in soli nove mesi) continui nel solco tracciato dall’amministrazione uscente. Interessante, quindi, iniziare con la solidarietà per poi slanciarsi in un augurio che sa tanto di incertezza.
Il successivo capoverso è un capolavoro. Prosegue l’onorevole Catanoso: “Ad oggi non posso non rilevare, purtroppo, assenza di iniziativa politica e slancio amministrativo, fattori questi utili, se non necessari, a contribuire proprio alla legalità”. Ma come l’on. aveva iniziato con la solidarietà e poi, invece, si smentisce con un attacco (legittimo ma nella circostanza immotivato e tagliente) all’azione amministrativa. Anzi dice di più. Afferma che “l’assenza di iniziativa politica” contribuiscono a produrre illegalità. L’on. utilizza il concetto con abilità, ovvero afferma che l’iniziativa politica e lo slancio amministrativo contribuiscono a costruire legalità, affermando, però, che l’amministrazione Barbagallo ad oggi non ha dato segni in questa direzione (“assenza di iniziativa politica e slancio amministrativo”). Se ne deduce che questa “assenza” rilevata dall’onorevole, per contrasto, contribuisce a produrre illegalità diffusa? Davvero interessante il passaggio e, in qualche modo, impegnativo.
L’onorevole Catanoso conclude così: “Sono sicuro, in questo senso, che l’opera vigile delle forze dell’ordine saprà assicurare agli amministratori pubblici la libertà di azione dovuta a chi ha e avrà voglia di lavorare per il bene comune, all’insegna della legalità”.
Augurio da tutti condiviso che si riconnette con la prima parte della dichiarazione (la solidarietà e la fiducia nelle forze dell’ordine) ma che cozza pesantemente con il corpo della nota.
L’on. Catanoso ha voluto riempire di passaggi politici una nota che non poteva non essere di semplice e schietta solidarietà. Riteniamo che davanti a certi fatti l’attacco politico è sempre fuori luogo, fuorviante e, in qualche modo, non contribuisce a costruire una barriera di protezione all’illegalità. Produce divisione proprio in quei momenti (rari ma indispensabili) in cui, invece, è necessaria la condivisione e la solidarietà senza se e senza ma e senza dubbi.
(mAd)
