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6 aprile 2009, disastroso terremoto in Abruzzo

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Sono le ore 3.30 del 6 aprile 2009, è Lunedì. Un violento terremoto di magnitudo 5,8 (quasi  sesto grado della scala Ritcher) corrispondente al  settimo grado della scala Mercalli sconvolge l’Abruzzo. L’epicentro viene individuato a l’Aquila. I danni a cose e persone sono ingenti, e si concentrano soprattutto nella zona di Massa, Roio Poggio, Fossa e Paganica. 

Nella cittadina dell’Aquila si verificano numerosi crolli, tra cui la Casa dello Studente, il Palazzo della Prefettura e l’Ospedale. Le vittime sono trecento. La Protezione Civile e i volontari si mettono subito al lavoro per liberare dalle macerie i superstiti ancora intrappolati sotto gli edifici crollati. Il numero dei feriti continua a salire di ora in ora, mentre lo sciame sismico non da tregua anche nei giorni successivi.

Si calcola che il numero degli sfollati, dopo quattro mesi dal sisma (agosto 2009) sia di quasi cinquantamila. Di questi alcuni vengono sistemati nelle varie tendopoli allestite dalla Protezione Civile, altri in hotel e alberghi del litorale, altri ancora in alloggi di parenti e amici. Il 10 Aprile 2009 vengono celebrati i funerali di Stato, alla presenza del Presidente della Repubblica e dei principali esponenti del mondo politico. 

I danni stimati ammontano a circa dieci miliardi di euro. Tra le vittime, molti sono giovani studenti residenti presso la “Casa dello Studente” (quasi interamente distrutta) o in case in affitto del centro storico. I racconti dei superstiti sono davvero toccanti. C’è chi è rimasto  sotto la macerie anche per trenta ore successive alla scossa, come una vecchietta quasi centenaria, che ha atteso i soccorritori lavorando all’uncinetto.

Dopo la Pasqua del 2009, in piena emergenza, viene approvato il cosiddetto Decreto Abruzzo per gestire l’emergenza e le prime fasi della ricostruzione. La completa ricostruzione viene stimata possibile nell’arco di una decina di anni. Ne giorni successivi al terremoto vengono denunciati numerosi e gravi episodi di sciacallaggio. La Procura dell’Aquila ha aperto un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio, per accertare eventuali responsabilità di tipo civile e penale sull’accaduto. Pare siano state riscontrate delle omissioni e trascuratezze nella progettazione strutturale di alcuni edifici, invece di attuare la prevenzione di eventi sismici.

#fancityaccaddeoggi

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