Una valvola cardiaca “viva” è stata fatta crescere in laboratorio. Le cellule sono state poste su un ponteggio 3D e lasciate a moltiplicarsi. Alla fine il ponteggio si disintegra, lasciando solo la valvola cardiaca fatta di tessuto vivente.
Questo significa che una valvola fatta di cellule del paziente può essere impiantata nel suo corpo e crescere naturalmente con lui. Per esempio alcune cellule possono essere prelevati da bambini nati con difetti cardiaci gravi e adibite alla coltivazione di valvole cardiache di ricambio in laboratorio, se questa tecnologia, ora in fase di sviluppo, avrà successo nelle prove reali.
Il progetto finanziato dall’UE è parte di un campo rivoluzionario di ricerca noto come ingegneria dei tessuti in cui i medici sperano di utilizzare le cellule del paziente a crescere le parti del corpo di sostituzione in laboratorio.
Una delle principali tecniche in uso in ingegneria dei tessuti è proprio la stampa 3D, usata per costruire ponteggi in modo che le cellule vive possano essere coltivate assumendo la forma desiderata.
Il Dr Declan Devine è all’avanguardia nello studio di questa tecnologia. Ha viaggiato dall’Irlanda a Harvard University negli Stati Uniti, con una borsa europea Marie Skłodowska-Curie, rendendo il “ponteggio” più economico e più efficace, nell’ambito di un progetto di ricerca denominato NANOFACT.
Ponteggi normali implicano che il paziente si sottoponga ad intervento chirurgico pesante per ottenere un numero di cellule sufficiente. Ma Devine afferma che ‘la nostra impalcatura (usando i fattori di crescita e prodotti naturali in matrici sintetiche) ci permette di uscire da questa situazione.’
Ora la sua borsa di studio Marie Skłodowska-Curie è finita e sta cercando finanziamenti per iniziare a testare la sua tecnologia nelle persone. Se ha successo, crede di poter iniziare la sperimentazione su umani in due anni.