İstanbul escort bayan sivas escort samsun escort bayan sakarya escort Muğla escort Mersin escort Escort malatya Escort konya Kocaeli Escort Kayseri Escort izmir escort bayan hatay bayan escort antep Escort bayan eskişehir escort bayan erzurum escort bayan elazığ escort diyarbakır escort escort bayan Çanakkale Bursa Escort bayan Balıkesir escort aydın Escort Antalya Escort ankara bayan escort Adana Escort bayan

venerdì, Maggio 17, 2024
Google search engine
HomeIl PuntoChe ignorantoni questi italiani supponenti di Enzo Coniglio

Che ignorantoni questi italiani supponenti di Enzo Coniglio

buona scuola

Ma allora, la scuola serve a capire il mondo in cui viviamo e ci offre gli strumenti per adottare misure incisive sulla qualità di vita? E la “buona scuola” di Renzi, risponde positivamente a queste domande che da oltre 2000 anni ci vengono posti a partire da Lucio Anneo Seneca: “Non vitae sed scholae discimus”; detto modificato nel corso dei secoli, con:  “Non scholae sed vitae discimus”.

Domande di grande attualità che si è posta di recente la nostra concittadina piacentina, Annamaria Lusardi, da decenni docente nelle prestigiose Università americane di Princeton, Boston, Chicago, Columbia University e ora alla George Washington University School of Business (Gwsb).

La prof. Lusardi è talmente convinta della importanza vitale del quesito che, a suo dire condiziona buona parte della vita dei 6 miliardi di cittadini del pianeta, da convincere la più importante società di rating, Standard & Poor’s, la McGraw Hill Financial e il Global Financial literacy excellent center (Gflec) da lei fondato, di avviare una ricerca in tutti i Paesi sulla capacità dei cittadini di capire i fenomeni finanziari e gli effetti sulla loro vita.  Ricerca condivisa dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e dal Dipartimento Americano del Tesoro. 

Perché la finanza? E’ ovvio: ad essa soprattutto dobbiamo la grande crisi che sta sconvolgendo ancora oggi il mondo con effetti dirompenti sulla qualità di vita  a livello planetario e perchè essa permea ormai la maggiorparte delle misure essenziali per uno sviluppo equilibrato del Pianeta, con conseguenze macroscopiche sulla politica, sull’etica e sulla organizzazione “democratica” delle società locali, nazionali ed internazionali.

La ricerca è stata condotta su 150.000 adulti di 148 Paesi e i risultati sono sconvolgenti soprattutto per noi italiani che occupiamo il 63° posto nella classifica mondiale e il fondo della classifica europea.

Una conferma della nostra crassa ignoranza in ambito finanziario, che abbiamo sperimentato anche recentemente nella vicenda delle quattro banche fallite e nella introduzione del “bail in” che ha ripercussioni puntuali su tutti i cittadini che in stragrande maggioranza, non sanno di cosa si tratti.

E la “buona scuola” di Matteo Renzi? Che cosa ha previsto per superare questo gap informativo e formativo? Annamaria non ama le polemiche e si limita a suggerire che si muovano i privati e facciano pressione sui decision makers per assicurare un cambiamento adeguato. Nemo propheta in Patria e Cottarelli docet.

In questo momento, sembra confermato, ahimé, il detto abusato di Seneca: “Non vitae sed scholae discimus”, (studiamo non per la vita ma per la scuola) almeno per quanto attiene il settore finanziario ed economico.

(Enzo Coniglio)

 

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments