Una raccolta firme a calce di una lettera al sindaco che certamente non si spinge verso una speranza di futuro migliore ma confida in un mantenimento dello status quo che ha ridotto Acireale come città ultima per indici di vivibilità. Proviamo ad analizzare il testo della lettera firmata da alcuni commercianti acesi.
“… i medesimi hanno appreso, attraverso i mezzi di comunicazione, che a far data dal 02.07.2016…. provvederà, in via sperimentale, alla chiusura, sino a nuove determinazioni, del centro storico istituendo una ZTL – h24”.
Inizia così la lettera firmata da alcuni commercianti acesi ed inizia davvero male. Gli stessi infatti se hanno saputo dell’istituzione della ZTL solo dagli organi di stampa devono certamente rivolgere il loro disappunto alle associazioni di categoria considerato che vi sono stati diversi incontri con l’amministrazione comunale e che i presidenti acesi di confcommercio e confesercenti sono stati entrambi presenti in consiglio comunale (seduti nel tavolo della presidenza) ed hanno esposto in aula (seduta pubblica) le loro posizioni. Quindi ci chiediamo come mai i commercianti firmatari del testo della lettera affermano di aver saputo della ztl solo dagli organi di stampa?
“… i commercianti, già interessati del provvedimento, lamentano una riduzione delle vendite, in alcuni casi pari addirittura del 50%….”
Un passaggio davvero incomprensibile dal momento in cui la ZTL non è stata ancora istituita e nelle vie dove dal 20 giugno sono in ZTL crediamo sia davvero pretestuoso parlare di riduzione del 50% del fatturato. Questa affermazione (dopo solo 9 giorni dalla ztl) andrebbe supportata da dati e certamente non è per nulla un indicatore.
Poi, la lettera, si slancia in una visione apocalittica. “La situazione potrebbe degenerare nella ipotesi in cui questa Amministrazione confermasse la proprio posizione a discapito di numerosi lavoratori, che rischiano di compromettere anni di serio ed onesto lavoro”.
La teoria (sorvoliamo sul termine “degenerare”) sembra essere quella che con la ZTL i commercianti rischiano la chiusura delle attività. In centro storico, però, le tante attività chiuse hanno spento i fari ed abbassato la saracinesca con il centro invaso dalle auto incolonnate. Ma forse tutto è iniziato quando si è fatto un passo avanti di civismo impedendo la doppia fila e la sosta per il Mc Acquisto.
Infine i firmatari della lettera chiedono “… la limitazione della ZTL, dal giorno del lunedì a quello del sabato nella fascia oraria pomeridiana compresa tra le 19.30 e sino alle ore 24.00…”
La proposta finale è degna della migliore soup opera. Una ztl con inizio alle 19.30 l’unico effetto che produrrà sarà ancora l’impossibilità di muoversi liberamente per il centro storico proprio durante le ore letali del traffico immotivato dei fancazzisti che fanno il “giro di carnevale” dentro le autovetture. Inoltre in corso Umberto e corso Savoia il numero ridotto di soste non permette ai cafoni incolonnati in auto di potersi fermare neanche per lo squallido e inutile Mc Acquisto.
Acireale, il centro storico, le bellezze, la vivibilità sono dei cittadini e nessuno sarà mai più ostaggio di nessuno. Ovviamente ogni cedimento da parte dell’amministrazione comunale rappresenterebbe un modo miope di governare ed un drastico ritorno al passato. Se dopo undici lunghi anni di discussioni intorno alla vivibilità ancora vi sono divisioni e confusione, allora il governo dovrà decidere di scegliere con determinazione e governare per il bene di tutti i cittadini acesi e dei visitatori.
(mAd)
