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Le Indimentitaliane – “La Canzone Del Sole”

lucio battisti

E’il 13º singolo di Lucio Battisti, pubblicato nel novembre 1971 per la casa discografica Numero Uno.
Il disco, che ha la particolarità di non essere stato estratto da nessun album, è il primo inciso con etichetta Numero Uno e resta uno dei singoli di maggior successo di Battisti.

Le immagini di copertina e retrocopertina ritraggono Battisti mentre cammina in un prato, con una valigetta in mano ed una margherita in bocca (dettaglio che rimanda ad un verso del testo de “La canzone del Sole”).

Le fotografie sono opera di Cesare Montalbetti (accreditato con il nome d’arte Caesar Monti) e furono realizzate nel parco di una villa di amici di Mogol, vicino Como. A quelle sessioni fotografiche partecipò anche la fidanzata di Lucio, Grazia Letizia Veronese, Montalbetti ricorda:
« Radunammo un po’ di gente e andammo nel parco di proprietà di una conoscente di Giulio, vicino a Como. Fu più che altro una scampagnata tra amici. Lucio, finite le foto, prese la chitarra e nel verde del parco, tra una tazza di tè e una fetta di torta, si mise a cantare, con tutti quanti noi che gli facevamo da coro. La valigia che Lucio teneva tra le mani era la mia borsa delle macchine fotografiche.»

È un brano che, per la sua semplicità di esecuzione, viene spesso utilizzato come base per i neofiti nello studio della chitarra. Fu registrata a Roma, negli studi della RCA Italiana di via Tiburtina, a metà ottobre.

Come ricordato da Mogol in occasione del tributo ad Ivan Graziani tenutosi a Teramo nel giugno 2008, l’ispirazione per il testo del brano arrivò ripensando ad una vacanza estiva trascorsa da bambino a Silvi Marina (TE), dove conobbe un’amica chiamata “Titty”.

Nel testo della canzone si immagina un incontro tra i due a distanza di anni: si mette in evidenza il cambiamento fisico e psicologico, contrastando l’innocenza che caratterizzava i loro incontri da bambini con i sentimenti più adulti del loro secondo incontro (come la gelosia, l’amore, ecc.); questi sentimenti “inquinano” l’innocenza che c’era da bambini, e di qui ha origine la metafora che paragona i sentimenti al mare nero (un mare inquinato) che prima era chiaro e trasparente (pulito).

https://www.youtube.com/watch?v=mpqwtBzhiw0

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