È impressionante il grado di criminale ignoranza e incoscienza che contraddistingue le nostre azioni verso noi stessi e verso i nostri figli. Lo si deduce senza ombra di dubbio dal prestigioso Rapporto Oxfam, ampiamente discusso recentemente da migliaia di Capi di Stato e da top specialisti mondiali a Davos (Svizzera), senza essere smentito.
Il grado di diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza ha raggiunto un livello tale da non permettere lo sviluppo del benessere della popolazione mondiale. Un autentico suicidio collettivo. L’attuale sistema capitalistico si sta avvitando in un modello di sviluppo autodistruttivo per l’intera umanità ad eccezione di pochissimi Paperoni. Ecco alcuni dati significativi:
1. Nel 2014, l’1% più ricco della popolazione mondiale possedeva il 48% della ricchezza globale. Come dire che il 99% della popolazione mondiale può spartirsi soltanto il 52% della ricchezza mondiale. Ma non è finita.
1.1.La quasi totalità del 52% è a sua volta posseduta dal 20% più ricco.
1.2. Il rimanente 80%, cioè la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, che siamo io e voi dobbiamo accontentarci del 5,5 % della ricchezza mondiale.
2. Le 80 persone più ricche al mondo, posseggono la stessa ricchezza posseduta dal 50% della fascia piú povera del mondo. Come dire che 3,5 miliardi di persone devono spartirsi una quantitità pari a quella posseduta da 80 persone (1.900 miliardi di dollari).
3. Esaminando le attività dell’1% dei più ricchi, si nota che le fonti principali di ricchezza sono relative ai settori finanziario, assicurativo, sanitario e farmaceutico dove gli utili sono particolarmente elevati e permettono una importante attività di lobby. Soltanto nel 2013, il settore finanziario americano, ha speso oltre 400 milioni per lobby ordinaria e y570 milioni per finanziamenti elettorali nel 2012. I settori farmaceutico e sanitario, hanno speso oltre 470 milioni. La spesa globale per lobby negli USA, soltanto nel 2013, è stimata in 3,2 miliardi di dollari.
Ma il dato più scandaloso è il seguente: mentre il settore finanziario macina utili impressionanti, ai cittadini americani è stato accollato il salvataggio del settore finanziario del 2007-2008 pari a 23 miliardi. Inoltre, secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’attuale costo del contribuente per le istituzioni finanziarie strategicamente importanti, è di 83 miliardi di dollari all’anno.
Un autentico aborto indegno del peggiore Stato da cui dobbiamo prendere la maggiore distanza possibile.
Continueremo in un prossimo intervento.
(Enzo Coniglio)
