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SUD, UN FIUME DI SOLDI BLOCCATO MENTRE AFFONDIAMO NEL SOTTOSVILUPPO di Enzo Coniglio

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Il recente rapporto Svimez e le ultime risultanze ISTAT non lasciano dubbi: il Sud è in uno stato comatoso, per un terzo è sotto la soglia di povertà e un giovane su due è disoccupato cronico e non ha alcuna prospettiva di lavoro.

Sono dati non drammatici ma tragici  che non permettono alcuna scusa. Soltanto quello show-man di Renzi ha potuto cavarsela  con la peggiore battuta possibile: – si tratta di piagnistei – immediatamente impallinato da Roberto SAVIANO e da numerosi analisti, compreso il sottoscritto.

LA DOMANDA BANALE MA NECESSARIA ORA È CHE COSA FARE PER RIAVVIARE LO SVILUPPO e naturalmente vengono in mente tante proposte le più disparate, ma talvolta si dimenticano quelle più semplici e immediate per un motivo molto semplice: i cittadini non sanno e molti politici sono degli autentici trogloditi.

Quanti di noi, ad esempio, sanno che CI SONO 90 MILIARDI BLOCCATI e 104 MILIARDI DA SPENDERE SUBITO? Ma questo perché succede? Perché noi i cittadini,  dimentichiamo che la politica è soprattutto gestione di risorse e dovremmo quindi eleggere esperti in gestione che sappiano coniugare Obiettivi – Risorse – Impieghi con la normale onestà e senso della legalità.

Crocetta, in quanto crociata dell’antimafia, possiamo accettarlo ma solo come “valore aggiunto” ma non certo come valore primario che resta la capacità gestionale che si esprime innanzitutto nel predisporre le misure per non far perdere neppure un centesimo dei soldi che la Sicilia deve  ottenere! Non può creare impunemente dei danni erariali anche indirettamente. E lo stesso principio vale per tutti gli amministratori politici e non.

UNA GROSSA FETTA DI QUESTO DISASTRO risiede quindi nella nostra ignoranza politica di fondo relativa alla scelta e alla gestione  delle risorse politiche, in una diffusa spocchiosità, in pseudo ideologie da strapazzo e nella incapacità a far sistema e ad operare insieme per un fine comune, oltre ad un diffuso Ascarismo, clientelismo e mancanza di un sano orgoglio verso noi stessi e verso i nostri figli.

È VENUTO IL MOMENTO DI PARLARCI E PARLARCI IN MODO CHIARO SENZA PELI SULLA LINGUA E RICONSIDERARE SERIAMENTE IL CONCETTO DI AUTONOMIA.

Ma ritorniamo all’assunto dei 90 miliardi e  cerchiamo di capire meglio. Diciamo subito che ben 50 miliardi si riferiscono a fondi non spesi del periodo 2007-2013. È bene aggiungere che il nostro Paese ha speso soltanto il 46% della dotazione ma in modo del tutto irrazionale e inefficace. Ha finanziato 907.372 progetti più disparati e non sempre prioritari, invece di elaborare un piano di priorità che ne fissasse gli obiettivi e ne valutasse i risultati.

RESTANO 50 Miliardi del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) e del Piano di Azione e Coesione (PAC), in parte eredi del Fondo per le Aree Sotttoutilizzate (FAS), destinato quindi soprattutto al Sud, letteralmente saccheggiato dai recenti Governi in maniera scandalosa per tutto, persino per pagare le quote latte e recentemente per incentivare le assunzioni nelle industrie del Nord! Ma i cittadini del Sud, da bravi ignoranti e pecoroni, non sanno e non protestano e così i nostri figli sprofondano.

A questo enorme tesoro – altro che tesoretto – vanno aggiunti ulteriori 54 miliardi per i fondi FSC per il periodo 2014-2020 che dovrebbero essere spese per le grandi opere infrastrutturali e/o per l’agenda digitale e la specializzazione intelligente.

IL PROBLEMA RIMANE QUELLO DI FONDO: chi deve decidere, se esiste una strategia chiara e condivisa e se esiste una cabina di regia o una Agenzia specializzata. Gestirà i fondi il Sottosegretario De Vincenti? Lo stesso Ministro Del Rio, l’Agenzia della coesione diretta dalla dott.ssa Agrò? Oppure lo stesso Presidente del Consiglio che potrebbe cogliere questa occasione per ritornare a fare il suo mestiere e predisporre un Piano MARSHALL per il Mezzogiorno con quei soldi che sono dovuti al Mezzogiorno e che vanno spesi finalmente in maniera organica e rigorosa.

SPETTA A NOI CITTADINI AZIONISTI VIGILARE, PATECIPARE ATTIVAMENTE FACENDO SENTIRE LA NOSTRA VOCE E SANZIONANDO CON IL NOSTRO VOTO DA RISERVARE ESCLUSIVAMENTE AI COMPETENTI E AGLI ONESTI.

(Enzo Coniglio)

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