Egregia signora Camilla Grasso, lei è consigliere comunale del gruppo Forza Italia, ovvero quel partito che, insieme ad una piccola e sgangherata coalizione, ha amministrato Acireale per dieci anni. Il sindaco Nino Garozzo apparteneva ed appartiene a Forza Italia, così come l’onorevole Basilio Catanoso che per i due mandati di Garozzo ha sostenuto, senza se e senza ma, l’amministrazione forzista acese.
Lei signora Camilla Grasso (consigliere comunale di Forza Italia), fa un’interrogazione al consiglio comunale chiedendo: “L’intendimento e/o future azioni che l’amministrazione intende porre in essere al fine di risolvere le problematiche attuali.” Lei, signora Grasso, si riferisce rispettivamente alla villa Belvedere e, udite, udite, alle Terme di Acireale.
Si rimane basiti. Ci si confonde o lei è confusa, oppure non si è documentata bene o non si è andata a leggere gli ultimi dieci anni di storia acese rispetto al tema “terme di Acireale” e neanche, storia recente, l’ultimo anno della vicenda villa Belvedere.
Per quel che concerne le Terme di Acireale le ricordo che il partito in cui milita si è sempre opposto (in tutte le sedi) alla riapertura pubblica delle Terme di Acireale, durante la sindacatura Garozzo le Terme sono rimaste chiuse per quasi tre anni senza nessun motivo talmente concreto da determinare una così lunga inattività. Lei forse non ricorda o non sa da chi è stato nominato l’ultimo cda privato delle Terme e sicuramente non conosce la posizione dei suoi referenti politici e forzisti della prima ora. In ogni caso quello che lei chiede nell’interrogazione per quando riguarda i due argomenti trattati: villa belvedere e terme, noi ci permettiamo di suggerirle che dovrebbe prima informarsi all’interno di Forza Italia come sono andare le cose e come, di fatto, si è rimasti colpevolmente in silenzio per anni e anni davanti alla questione terme.
Insomma lei è assolutamente legittimata a porre le sue domande all’amministrazione Barbagallo ma, lo stesso, non è credibile. Dovrebbe prima informarsi e poi lasciare il gruppo di Forza Italia e, dopo e solo dopo, scrivere quell’interrogazione. La memoria è un fatto che pochi custodiscono, così pochi che lei può permettersi di porre domande all’amministrazione perfettamente non cosciente di quanto avvenuto negli anni passati a proposito delle questioni che lei solleva.
Gentilissima signora Camilla Grasso apprezzo la sua interrogazione, adesso, però, lasci Forza Italia oppure s’informi e ritiri l’interrogazione. Scelga prendendosi tutto il tempo che le serve.
(mAd)
