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Villa Belvedere, resoconto e road map.

villa belvedere il punto di madIeri (13/04/2015) davanti al cancello della villa Belvedere oltre un centinaio di cittadini acesi si sono incontrati per riaccendere i fari su una storia che ad un anno di distanza lascia ancora interrogativi e dubbi sulla bontà dei lavori di recupero realizzati, con fondi europei, durante l’amministrazione Garozzo.

Subito dopo l’inaugurazione avvenuta l’11 aprile 2014, già emergevano dubbi e malumori. Due distese di “pietrisco” saltavano all’occhio per la loro totale impraticabilità, la vasca “dei cigni” trasformata in stagno acquitrinoso, il viale centrale trasformato in una mini pista di atterraggio, illuminazione postmoderna dal gusto molto criticabile, i ciottoli dell’ingresso che due ore dopo l’inaugurazione già erano in parte saltati.

Apparve subito evidente che la villa Belvedere così come era prima non lo sarebbe stata mai più. Per molti si era fatto un passo indietro anche vistoso visto che due grandi aree sono di fatto due barriere architettoniche.

Subito le elezioni amministrative che hanno eletto Roberto Barbagallo sindaco di Acireale, cadde un grosso ramo d’albero che solo per casualità non colpì una bambina, poi venne istituita una commissione di verifica dei lavori che, costituita da agronomi, avvocati e architetti, relazionò tutto all’amministrazione. Della relazione ad oggi non abbiamo alcuna notizia ma, da fonti attendibili, sappiamo che i rilievi mossi sono tanti e di una certa gravità.

Ieri abbiamo vissuto un momento importante di partecipazione dal basso per non far spegnere i riflettori su una vicenda che ha lasciato i cittadini acesi privi dello storico parco del Belvedere. Chiuse anche le Terme il verde pubblico ad Acireale è, al momento, inesistente.

L’assessore Nando Ardita ha affermato: “Riapriremo solo quando non ci sarà il minimo rischio per l’incolumità dei cittadini e dei visitatori, abbiamo redatto una lista di richieste alla ditta che si è occupata dei lavori; nella lista oltre al taglio degli alberi malati ed al reimpianto di altri alberi di alto fusto, abbiamo chiesto che venga rimosso il pietrisco e sostituito con altra pavimentazione”.

L’on. del M5S Angela Foti ha puntato il suo intervento sulla necessità di riaprire la villa ma, ancor più, sulla necessita di fare chiarezza sulle modalità dell’utilizzo dei fondi europei. Ha affermato l’on. Foti: “Il rischio che la UE richieda la restituzione dei fondi assegnati per il recupero della villa Belvedere è reale e motivato”.

Nell’incontro tenuto davanti al cancello della villa belvedere era plausibile aspettarsi una maggiore presenza di cittadini ma, in ogni caso, i contenuti espressi pubblicamente sono stati utili e importanti per capire i passaggi e i tempi che si avranno per la completa riapertura della villa Belvedere. Adesso il pallino passa alla ditta che ha eseguito i lavori che, si stima, con 150 mila euro a suo carico, dovrebbe rimuovere e sostituire gli alberi cadenti e malati con altri sani e di alto fusto e rimuovere e sostituire “Il pietrisco” che impedisce l’accesso ai disabili in carrozzina in due grandi aree del parco acese.

Quanto tempo dovranno ancora aspettare i cittadini acesi finché tutto ciò sarà realizzato? Una domanda a cui, al momento, nessuno è in grado di dare risposte certe.

(mAd)

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