lunedì, Aprile 29, 2024
Google search engine
HomeIl PuntoAnche in Spagna la vecchia democrazia va in soffitta di Enzo Coniglio

Anche in Spagna la vecchia democrazia va in soffitta di Enzo Coniglio

A picture taken on December 17, 2015 shows an elderly couple looking at posters of leader of left wing party Podemos and candidate for the upcoming December 20 general election, Pablo Iglesias in a street of Madrid. AFP PHOTO/ PIERRE-PHILIPPE MARCOU / AFP / PIERRE-PHILIPPE MARCOU        (Photo credit should read PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images)
 (Photo credit  PIERRE-PHILIPPE)

Una cosa è certa dal risultato elettorale di ieri: anche in Spagna, la vecchia cara democrazia fondata su un bipolarismo più o meno perfetto va in soffitta insieme allo strapotere dei grandi partiti storici. 

Il Partito Popolare (PP) di Mariano Rajoy, saldamente al potere fino ad oggi, ottiene appena il 28,72% dei voti e 123 seggi sui 351 del Parlamento spagnolo e naturalmente non potrà formare da solo un nuovo Governo. Ha perso il 15,34% e 63 seggi rispetto al 2011. 

Il PSOE, il Partito Socialista Operaio Spagnolo di Pedro Sanchez, che fino ad oggi ha rappresentato l’opposizione, si deve accontentare del 22,01% dei voti e di 90 seggi. Ha perso il 6,38% e 20 seggi. 

Chi ha rovinato la festa, sono due partiti nati appena ieri: Podemos di Pablo Iglesias, con il 20,65% dei voti e 69 seggi. È stato fondato il 17 gennaio 2014 per realizzare un socialismo democratico sulla onda del Movimento degli Indignati. Ma quello che è più significativo è che il il giovane Partito Podemos ( Possiamo) è stato il primo partito in Catalogna e nei Paesi Baschi.

Ciudadanos o Partito dei Cittadini Albert Rivera con il 13,93% dei voti e 40 seggi. Fondato nel 2006 a Barcellona come pArtito locale e ora esteso a tutto il Paese. Si auto definisce come Partito Costituzionalista autonomistico, di centro. 

Ma quello che è più significativo è che il il giovane Partito Podemos ( Possiamo) è stato il primo partito in Catalogna e nei Paesi Baschi e dichiara: “Occorre un nuovo patto territoriale che valorizzi la plurinazionalità presente nel nostro Paese e noi siamo l’unica forza a livello nazionale che possa guidarlo al successo. 

 Chi ha creduto che i Movimenti giovanili non fossero in grado di rivoluzionare il sistema politico, si è sbagliato di grosso: sono loro l’ago della bilancia. E non sono dei parvenu. Hanno un elevato livello di istruzione accademica e una buona esperienza politica. 

Allo stato attuale, è difficile immaginare quale sarà il nuovo governo ma quasi certamente finirà come in Francia con una alleanza trasversale di Centro e della Sinistra per realizzare delle riforme fondamentali non solo in Patria ma in Unione Europea. 

C’è la felice speranza di passare da una democrazia partitica ingessata e corrotta ad una democrazia partecipata che dia una speranza alla nuova generazione. 

Si chiamerà ancora Democrazia ma è un’altra cosa. Quella tradizionale è morta.

(Enzo Coniglio)

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments