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martedì, Maggio 21, 2024
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Che fine ha fatto la guerra contro lo Stato Islamico? di Enzo Coniglio

isis

Ma allora ci avete preso in giro! Ci avevate detto che il nostro peggior nemico, il pericolo mortale era rappresentato dall’IS, che si era formata una poderosa coalizione di decine di Stati che andava dalla Russia agli Stati Uniti, che avevate creato una sorta di cordone di salvezza,  e adesso, i Capi di uno Stato importante come l’Iran vi smentiscono e ci vengono a dire che di IS ce ne sono due: uno nero che conosciamo bene e un altro bianco con un nome a tutti noi ben noto e apprezzato: Arabia Saudita e con il quale il governo Renzi ha concluso recentemente importanti accordi commerciali: ambedue mozzatori di di teste, criminali di Stato. 

 Con questo annuncio, altri  non meno gravidi di conseguenze come la possibile rottura del fragile equilibrio di pace in Medio Oriente, espresso dalla chiusura delle relazioni diplomatiche tra l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, il Bahrein e il Sudan con l’Iran e le folgori di un dio vendicatore shiita contro gli Wahabiti sunniti del regno dei Saud, ispiratori di al-Qaida. A questi fatti si è ora aggiunta l’uccisione di due Imam sunniti in Iraq. 

E prima gravida conseguenza sul piano internazionale, un lunedì nero nelle borse mondiali con la peggior apertura di Wall Stret dal 1932 che ha bruciato in un solo giorno 264 miliardi di dollari. 

È certamente vero che a far precipitare le borse, ha contribuito non poco il colosso cinese, profondamente ammalato e che accumula risultati negativi da oltre dieci mesi  con la borsa di Shangai che perde il 7% in un solo giorno e non se ne intravvede la fine. 

Ma è anche vero che questo è soprattutto il primo prezzo che si sta pagando per le 47 condanne capitali decise dall’Arabia Saudita sabato scorso, tra cui l’apprezzato Imam Sciita, Nimr al-Nimr che hanno provocato l’assalto all’Ambasciata Saudita in Iran, seguita dalla rottura delle relazioni diplomatiche e le uccisioni di due Imam sunniti in Iraq, già ricordati.

Si tratta di un incendio che rischia di espandersi in tutto il Mediterraneo e lo stesso mondo occidentale. 

E per evitare una tale tragica circostanza, sono scesi immediatamente in campo gli Stati Uniti, le Nazioni Uniti, l’Unione Europea, la stessa Russia e alcuni Paesi arabi sollecitando una de-escalation che appare improbabile fino a quando persistono i motivi dello scontro che vanno ricercati nella paura di una possibile espansione iraniana e shiita nella Regione e l’aumento della pressione internazionale esercitata dall’Iran contro i Sauditi e, in particolare,  contro la famiglia regnante, accusata di esercitare un potere assoluto e di non tener conto della voce della opposizione nel Paese. 

Naturalmente Riad non accetta di essere messa all’angolo e di ricevere lezioni di democrazia e di buon governo dal regime teocratico iraniano che pratica con disinvoltura lo strumento della pena di morte nei confronti degli oppositori, per non parlare di una possibile crisi finanziaria che coinvolge l’intera ragione insieme alla crisi del prezzo del petrolio a breve a medio termine che indebolisce e non di poco questo Paese leader nell’area.

I Paesi occidentali e, in particolare, la Francia e la Gran Bretagna prima e gli Stati Uniti dopo, nel definire l’assetto da dare alla Regione medio orientale, in seguito alla decolonizzazione e alle grandi guerre, hanno pensato di considerarla e di mantenerla come il proprio orto, creando dei gendarmi di sicuro affidamento come Israele e l’Arabia Saudita, ma hanno dimenticato che a fondamento di ogni processo duraturo vi è l’identità culturale e religiosa di un popolo che non conviene mai sottovalutare. I popoli crescono, si evolvono come è successo anche nella vecchia Europa in cui l’imperialismo, l’assolutismo e il colonialismo sono stati seppelliti da profonde rivolte impastate di tanto sangue, dalla rivoluzione francese all’ultima grande guerra con i suoi 60 milioni di morti e milioni di sfollati!

Ma allora, la lotta contro il terrorismo e contro l’IS? Suvvia siamo seri e non prendiamoci in giro, confondendo il fumo con il fuoco, gli effetti con le cause, i sintomi con il male! E soprattutto, smettiamola di volere mantenere un mondo a due velocità e a due livelli di benessere e…di malessere. Tutto questo ha un prezzo molto ma molto alto!

(Enzo Coniglio)

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