Certamente Angela Foti e tutta l’opposizione possono essere soddisfatti dell’esito mediatico della campagna nota come “gettonopoli” che sperano ora di trasformare in un cambiamento amministrativo gestionale attraverso la raccolta di firme basata su un programma operativo da sottoporre al Consiglio comunale. Ne sono soddisfatti in parte anche quei concittadini che ne hanno rilevato le assurdità emerse e sperano in un profondo cambiamento.
Ma a ben vedere, cara Angela Foti, l’analisi compiuta rappresenta la parte più pepata e populisticamente più stimolante dell’iceberg Città di Acireale.
Il vaso di Pandora – quello che contiene le verità più scomode anche per i partiti politici – permane rigorosamente chiuso e quindi vale la pena dare una sbirciatina dentro. E, come al solito, per maggiore chiarezza, numeriamo gli esiti per favorire il dibattito.
- Non bisogna dimenticare che IL COMUNE DI ACIREALE RAPPRESENTA DI GRAN LUNGA, LA PIÙ GRANDE AZIENDA DEL TERRITORIO CON OLTRE 565 IMPIEGATI E UN BILANCIO DI BEN 134.696.788,19 EURO PER APPENA 52.792 ABITANTI.
1.1. IL VERO SCANDALO REALE E PROFONDO è che per gestire una mole così grande di risorse umane e finanziarie, siano state selezionate alle ultime elezioni, persone che hanno una scarsissima capacità di leggere, capire e gestire un bilancio di tal fatta che poi si traduce nella gestione efficace ed efficiente della “res publica”.
1.2. Essere dei bravi ragazzi, serve a poco, ma molto poco.
- Il SECONDO SCANDALO NON MENZIONATO, è che i temi trattati negli incontri – per una grossa fetta, non fanno riferimento a PRIORITÀ STRATEGICHE che la politica responsabile deve affrontare in una città come Acireale alla deriva:
- A) l’aumento della povertà e della disoccupazione soprattutto giovanile;
- B) lo spreco di oltre il 50% di un bene raro e ogni giorno più costoso come l’Acqua potabile;
- C) il mancato avvio della raccolta differenziata dei rifiuti da cui potremmo trarre un notevole risparmio economico e una migliore qualità nella gestione delle risorse;
- D) la mancanza di asili nido, l’abbandono scolastico e di depauperamento del tessuto urbano
2.1. Non è sufficiente ridurre le sedute e il compenso se si continua a discutere di temi secondari o comunque non dettati da una agenda che privilegi delle priorità ben precise.
- LA PROFESSIONALITÀ POLITICA NON SI PUÒ RIDURRE CERTO A PURI TECNICISMI PUR ASSOLUTAMENTE NECESSARI, MA ALLA INDIVIDUAZIONE DI PRIORITÀ CHE ASSICURINO UNA BUONA QUALITÀ DI VITA PER TUTTI I CITTADINI AZIONISTI.
- IL TERZO PIÙ GRAVE SCANDALO, CARI MIEI CONCITTADINI, è che alla base della politica acese, MANCA IL MODELLO DELLA CITTÀ CHE VOGLIAMO. È infatti da questa scelta di fondo che deve derivare ogni approfondita analisi politica e di conseguenza, le priorità operative. È questo richiede innanzitutto una profonda cultura, una non meno importante esperienza e competenza gestionale e sopratutto un ORIENTAMENTO DI IDEE E DI IDEALI MOLTO CHIARO E PUNTUALE.
QUESTO È IN FONDO IL VERO POLITICO DI CUI ACIREALE HA ASSOLUTO BISOGNO: una persona, o meglio un gruppo che ha una idea chiara di città, che conosce i bisogni dei concittadini e traduce in priorità e successivamente in progetti gestionali efficaci ed efficienti.
È CHIEDERE MOLTO? Assolutamente NO perchè questa è la vera politica che vogliamo e alla quale TUTTI, dico tutti, dobbiamo partecipare perchè, a ben vedere, il MAGGIORE SCANDALO è l’astensione politica, il lasciare ai Volponi e agli Sparvieri di fare i propri interessi a scapito dei nostri figli che per oltre il 50% sono stati privati del loro domani.
Uno Scandalo e una Vergogna!
(Enzo Coniglio)
