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Il Sud e la Sicilia affondano con i nostri figli,nell’indifferenza generale di Enzo Coniglio

poveri

Pochi giorni fa, mi ero permesso di inviare una lettera aperta ai miei concittadini di Acireale e ai miei corregionali siciliani, denunciando lo stato di gravissimo disagio economico e sociale al limite della povertà assoluta. La reazione? Eccellente messaggio ma In concreto “Lasciaci nel nostro torpore perchè non possiamo cambiare le cose”

Non sono d’accordo e insisto perché IL MOMENTO È GRAVISSIMO! E lo ripeto a voce alta: Non ho verità da vendere o progetti politici personali da perseguire. L’unica cosa che mi interessa è prendere le distanze dai PADRI SERPENTI CHE HANNO RUBATO IL FUTURO AI PROPRI FIGLI diventando correi di una finanza internazionale delinquenziale e di una politica nazionale e regionale ectoplasmatica e del tutto inadeguata. 

adesso arriva una autorevole conferma, in toni ancora più drammatici, fondati su dati certi, da parte dello SVIMEZ che possiamo così sintetizzare:

1. Dal 2000 al 2013, l’ITALIA È IL PAESE CHE È CRESCIUTO DI MENO NELL’AREA EURO, MENO DELLA STESSA GRECIA: il 20,6% contro il 37,3%.

2. Nello stesso periodo, la CRESCITA DEL SUD È DISASTROSA: +13% in 13 anni, 40 punti percentuali in meno delle regioni di convergenza dell’Unione Europea che hanno registrato il  53,6%. 

3. Per  lo SVIMEZ, “il Sud è a forte rischio di DESERTIFICAZIONE INDUSTRIALE” con una marcata assenza di risorse umane, imprenditoriali e finanziarie che rischiano di condannarlo al sottosviluppo. dal 2008 al 2014,  il settore manufatturiero ha perso nel Sud il 34,8% e gli investimenti si sono ridotti del 59,3%: una autentica catastrofe.

4. Il PRODOTTO INTERNO LORDO (PIL) del Sud nel 2014 è stato del 63,9% rispetto a quello nazionale, il peggiore dal 2000, confermando il divario sempre maggiore tra le regioni del Centro-nord e quelle del Sud. 

5. Sempre nel 2014, il Sud ha registrato un TASSO DI OCCUPAZIONE simile a quella che aveva nel 1977, con una donna lavoratrice su cinque.  Un altro elemento che conferma la catastrofe. 

6. Nel settore dei CONSUMI, REGISTRIAMO NEL 2014 un aumento nel centro nord (+0,6%)  e una ulteriore riduzione  nel centro sud (-0,4%). I consumi del Sud sono stati del 63,7% rispetto a quelli del centro nord. 

7. Come conseguenza di tali rilevazioni, dal 2011 al 2013, sono aumentati notevolmente le persone e le famiglie A RISCHIO DI POVERTÀ : uno su tre al Sud contro uno su dieci al cento nord nel 2013. 

8. LA REGIONE CON IL PIÙ ALTO TASSO DI RISCHIO POVERTÀ È LA SICILIA CON IL 41,8%!

9.  A leggere bene e a fondo il Rapporto, il dato più sconvolgente è IL TASSO DI NATALITÀ: 174.000 nascite nel 2014, lo stesso numero di 150 anni fa! È questo un dato che ci fa intravvedere lo sconvolgimento demografico al Sud nei prossimi 50 anni, un autentico Tsunami. 

Il rapporto dello Svimez è letteralmente sconvolgente e SANCISCE IL FALLIMENTO non solo di una classe politica regionale e nazionale assolutamente trogloditica e incapace, ma anche e soprattutto il fallimento di una comunità di adulti incoscienti, incapaci e immorali che si sono disinteressati del bene loro e dei loro figli, privati di un futuro minimamente dignitoso. È quella che io chiamo: la generazione dei “PADRI SERPENTI”.

Prendiamone atto e iniziamo immediatamente una AUTENTICA RIVOLUZIONE RIAPPROPRIANDOCI DEL NOSTRO FUTURO E NON LASCIANDO AGLI ALTRI DI DECIDERE PER NOI. RIFONDIAMO UNA NUOVA AUTONOMIA. PRENDIAMO DELLE DISTANZE NETTE DAI CROCETTA E DAI RENZI DI TURNO!

(Enzo Coniglio)

 

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