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martedì, Maggio 14, 2024
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Ma cosa ci fa la Russia nel Mediterraneo e in Siria? Combatte l’IS o gli USA? di Enzo Coniglio

putin

I nostri giovani figli, dopo essere stati privati del loro presente e del loro futuro, potrebbero diventare carne da macello in una guerra globale nel Mediterraneo e in Medio Oriente, ufficialmente per combattere lo Staro Islamico ma di fatto in uno scontro frontale tra gli USA e l’Occidente da una parte e la Russia dall’altra. 

Sia il ministro della difesa Pinotti che quello degli Esteri, Gentiloni, non hanno escluso un diretto coinvolgimento militare italiano alla guerra contro l’ISIS, se richiesto dagli alleati e se approvato dal Parlamento. Occorre tenere gli occhi aperti e intervenire eventualmente nelle piazze in prima persona, perché dietro l’intervento contro l’ISIS si nasconde un autentico confronto tra le due potenze mondiali, con la Russia che chiede con forza di ritornare da protagonista nello scacchiere militare internazionale al pari degli Stati Uniti. 

Le prime schermaglie di guerra strategica globale, le abbiamo sperimentate in Ucraina con lo sconvolgimento di una intera regione e la occupazione di fatto di una parte di essa. Nello stesso periodo, ed esattamente dal 19 al 29 gennaio 2013, abbiamo assistito alla più imponente esercitazione navale russa tra il Mediterraneo e il Medio Oriente dopo oltre un decennio di assenza. In quella occasione abbiamo appreso che una parte dei 647 miliardi disponibili per le spese e gli investimenti russi nel settore militare, sarebbero state utilizzate per l’allestimento di una poderosa flotta navale entro il 2015 e per la produzione di armamenti sofisticati.

Per fare cosa? Molto semplice: per ritornare a contare nello scacchiere strategico Mediterraneo e Medio Orientale approfittando dei punti di debolezza dell’area, rappresentati dalla Siria e dall’Iraq. 

D’altronde non possiamo lamentarci più di tanto perchè in questa area stazionano lo Standing Nato Maritime Group 2, la Sesta Flotta della Marina degli Stati Uniti e le Forze d’azione navale della Francia. Si sono di recente aggiunti la 24ª Flotta iraniana e un numero crescente di navi da guerra cinesi. Per completezza di informazione, non possiamo tacere che le forze della NATO hanno tenuto le imponenti esercitazioni navali Noble Mariner 12 dall’ottobre 2012. 

Quando oggi, 8 ottobre 2015, parliamo di una imponente e invasiva presenza militare russa in Siria che invece di bombardare le basi ISIS, ha bombardato fino ad ora, secondo fonti americane, per il 90%, le forze di opposizione al Premier Bashar alAssad, non c’è da meravigliarsi affatto. L’obiettivo di Putin consiste nel difendere l’attuale presidente, loro fantoccio, e togliere la leadership della iniziativa agli Stati Uniti e ai suoi alleati mentre ufficialmente la Russia continua a dialogare con tutte le forze occidentali per un intervento congiunto.c

Non è esagerato affermare che in questo contesto, questo potrebbe diventare uno scenario di una guerra globale di cui l’ISIS è solo un pretesto!

In questa situazione, cari Amici, è indispensabile opporci con tutte le nostre forze ad un coinvolgimento dei nostri figli che non sono carne da macello alla mercé delle grandi potenze. 

(Enzo Coniglio)

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